Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Giorgio Foà

Giorgio Foà


Nato il 15/02/1932 a Milano
Arrestato a Monte Olimpino (CO) il 31/10/1943
Morto a Auschwitz il 11/12/1943

Motivo dell'arresto: persecuzione razziale


Anno di posa della pietra: 2020
Detenzione: S. Vittore
Deportazione: Auschwitz
Trasporto: 12 (partito da Milano il 06/12/1943, arrivato a Auschwitz il 11/12/1943)

Pietra in Via Carlo Botta, 15
Richiesta da

Pio Foà nasce a Milano il 6 giugno 1894, quinto di sei figli di Enrico e Giulia Rossi. Nel 1914 ottiene il diploma di maturità al Liceo Berchet e l’anno successivo è volontario nel Regio Esercito Italiano. Fatto prigioniero dagli austriaci, è internato nel campo di Mauthausen. Dopo la Grande Guerra si laurea in Lettere e Filosofia e dal 1923 è docente presso il Liceo Berchet. Nello stesso anno si sposa con Michelina Biancotti: dal matrimonio nascono tre figli, Anna, Enrica e Giorgio. Non accettando di iscriversi al PNF, nel 1936 è traferito a Varese e successivamente, a seguito delle leggi razziali del 1938, è espulso dalle scuole del Regno.

Allo stesso modo Anna ed Enrica debbono lasciare il Liceo Berchet che avevano iniziato a frequentare con ottimi risultati scolastici. Il professor Foà prosegue l’insegnamento presso la scuola ebraica di Via Eupili. A febbraio 1942 rimane vedovo. Dopo l’8 settembre a seguito dell’inizio della caccia agli ebrei da parte degli occupanti nazi-fascisti, cerca di organizzare l’espatrio verso la Svizzera con i tre figli. Solo la figlia maggiore Anna riesce a raggiungere la libertà, mentre Pio Foà, con i figli Enrica e Giorgio, vengono fermati a Monte Olimpino (CO), in prossimità del confine, il 31 ottobre 1943. Detenuti per oltre un mese a Milano, il 6 dicembre 1943 sono deportati dal Binario 21 con il “Trasporto 12” ad Auschwitz, dove saranno assassinati subito dopo l’arrivo.