Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Alfredo Vezzani

Alfredo Vezzani


Nato il 16/01/1885 a Firenze
Arrestato a Milano il 07/03/1944
Morto a Mauthausen il 24/04/1945

Motivo dell'arresto: persecuzione politica


Anno di posa della pietra: 2023
Detenzione: S. Vittore
Deportazione: Fossoli, Bolzano, Mauthausen
Trasporto: 73 (partito da Bolzano il 05/08/1944, arrivato a Mauthausen il 07/08/1944)
Azienda/Fabbrica: Breda

Pietra in via Monteverdi, 18
Richiesta da

Alfredo Vezzani nasce a Firenze il 16 gennaio 1885, figlio di Giovanni e Cesira Marchini. Si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano nel 1908 e nel 1912 sposa Mary Radici. Risiede con la famiglia a Milano, in Via Monteverdi 18 e lavora alla Breda V Sez. Aeronautica come direttore amministrativo.
Il 7 marzo 1944 la Breda è nel pieno degli scioperi, Vezzani si trova in ufficio, nella sede di via Bordoni a Milano, ma gli viene chiesto di recarsi subito nello stabilimento di Sesto San Giovanni, dove arriva alle 10.30 e immediatamente arrestato. Tutti i trattenuti vengono condotti a San Vittore, e il Vezzani viene rinchiuso al VI raggio con matricola 1600.

Le accuse che lo trattengono in carcere sono “il rifiuto a fare nomi di antifascisti coinvolti nel movimento clandestino di fabbrica e il tacito consenso alla condotta di questi”. Il 27 aprile, dal Binario 21 della stazione Centrale, viene trasferito al Campo di transito di Fossoli, baracca 18. Sua moglie Mary riesce a fargli visita ogni tanto e a portargli vestiti di ricambio. Con lo smantellamento di Fossoli, il 22 luglio 1944 è trasferito a Bolzano. Il 4 agosto è infine deportato a Mauthausen con il Trasporto 73, dove gli viene assegnata la matricola 82548 e viene classificato categoria ‘Schutz’.
La data del decesso, avvenuto nelle camere a gas, è stata convenzionalmente fissata per il giorno 24 aprile 1945, ma secondo alcune testimonianze potrebbe essere avvenuta nei giorni successivi 25-26-27 aprile.