Mario Sordini
Mario Sordini
Nato il 29/08/1914 a Bagnolo Mella (BS)
Arrestato a Milano il 20/12/1944
Morto a Flossenburg il 06/03/1945
Motivo dell'arresto: persecuzione politica
Anno di posa della pietra: 2023
Detenzione: S. Vittore
Deportazione: Bolzano, Flossenburg, Altenhammer
Trasporto: 118 (partito da Bolzano il 19/01/1945, arrivato a Flossenburg il 23/01/1945)

Pietra in via Morgantini, 3
Richiesta da
Mario Sordini nasce a Bagnolo Mella (BS) il 29 agosto 1914, figlio di Giovanni Battista Sordini e Francesca Giuseppina Ferri; una sorella (Eva) ed un fratello (Adamo) maggiori ed un’altra sorella (Iride) minore. Padre ferroviere di famiglia antifascista, lavora a Castelleone, Bagnolo Mella, Bozzolo, per poi essere trasferito a Milano dove alloggia con tutta la famiglia nelle case dei ferrovieri all’Ortica. Mario e Adamo diventano operai, il fratello alla Innocenti e Mario come elettricista alla OLAP Officine Lombarde Apparecchi di Precisione, in piazza Leonardo da Vinci.
Nel 1940 muore il padre e tutta la famiglia si trasferisce nelle nuove case popolari di via Morgantini 3; nel 1943 muore anche la madre e dopo l’8 settembre Adamo va in montagna per non farsi prendere dai fascisti ma nel marzo 1944 torna in città e viene arrestato e deportato nel campo di Mauthausen, dove riuscirà a sopravvivere. Mario invece continua a lavorare alla OLAP, dove è responsabile del Fronte della Gioventù e partigiano nella 116. Brigata Garibaldi SAP, Squadra di Azione Partigiana; il 20 dicembre viene catturato dai fascisti del Battaglione Azzurro e portato nella caserma di via Pace, dove viene interrogato e torturato, quindi viene trasferito a San Vittore e il 16 gennaio 1945 parte per il Campo di Concentramento di Gries – Bolzano. Da qui, con il trasporto 118, il 23 gennaio arriva a Flossenbürg (matricola 43777) dove troverà la morte (dopo un periodo nel sottocampo di Altenhammer) il 6 marzo 1945.
Nel 1940 muore il padre e tutta la famiglia si trasferisce nelle nuove case popolari di via Morgantini 3; nel 1943 muore anche la madre e dopo l’8 settembre Adamo va in montagna per non farsi prendere dai fascisti ma nel marzo 1944 torna in città e viene arrestato e deportato nel campo di Mauthausen, dove riuscirà a sopravvivere. Mario invece continua a lavorare alla OLAP, dove è responsabile del Fronte della Gioventù e partigiano nella 116. Brigata Garibaldi SAP, Squadra di Azione Partigiana; il 20 dicembre viene catturato dai fascisti del Battaglione Azzurro e portato nella caserma di via Pace, dove viene interrogato e torturato, quindi viene trasferito a San Vittore e il 16 gennaio 1945 parte per il Campo di Concentramento di Gries – Bolzano. Da qui, con il trasporto 118, il 23 gennaio arriva a Flossenbürg (matricola 43777) dove troverà la morte (dopo un periodo nel sottocampo di Altenhammer) il 6 marzo 1945.