Giorgio Goldschmiedt
Giorgio Goldschmiedt
Nato il 10/03/1890 a Trieste il 10/12/1943
Morto a Auschwitz il 06/02/1944
Motivo dell'arresto: persecuzione razziale
Anno di posa della pietra: 2020
Detenzione: Varese, S. Vittore
Deportazione: Auschwitz
Trasporto: 24 (partito da Milano il 30/01/1944, arrivato a Auschwitz il 06/02/1944)

Pietra in Via Faruffini, 13
Richiesta da
Giorgio Goldschmiedt nasce a Trieste il 10 marzo 1890 da Beniamino e Vittoria Schach.
Jole Camerini nasce a Trieste il 10 gennaio 1894 da Isacco ed Elena Ancona.
Entrambi triestini di cittadinanza italiana, nel 1914 prima dello scoppio della Grande Guerra si traferiscono a Milano. Dal matrimonio nel 1919 nasce un figlio, Sergio. Giorgio Goldschmiedt probabilmente a Milano è commerciante.
Dopo l’emanazione delle leggi razziali del ’38, il figlio Sergio viene mandato a proseguire gli studi in Inghilterra e da qui nel 1940 emigra in Brasile presso gli zii materni. Nonostante le sollecitazioni dei parenti, i coniugi Goldschmiedt preferiscono rimanere in Italia. Dopo l’8 settembre si nascondono vicino a Varese, in casa dell’avvocato Albrighi, e tentano di passare in Svizzera affidandosi a contrabbandieri da cui vengono traditi. Sono arrestati a Luino il 10 dicembre 1943 e carcerati a San Vittore. Da qui con il “Trasporto 24” dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano il 30 gennaio 1944 vengono deportati: destinazione Auschwitz.
Jole Camerini nasce a Trieste il 10 gennaio 1894 da Isacco ed Elena Ancona.
Entrambi triestini di cittadinanza italiana, nel 1914 prima dello scoppio della Grande Guerra si traferiscono a Milano. Dal matrimonio nel 1919 nasce un figlio, Sergio. Giorgio Goldschmiedt probabilmente a Milano è commerciante.
Dopo l’emanazione delle leggi razziali del ’38, il figlio Sergio viene mandato a proseguire gli studi in Inghilterra e da qui nel 1940 emigra in Brasile presso gli zii materni. Nonostante le sollecitazioni dei parenti, i coniugi Goldschmiedt preferiscono rimanere in Italia. Dopo l’8 settembre si nascondono vicino a Varese, in casa dell’avvocato Albrighi, e tentano di passare in Svizzera affidandosi a contrabbandieri da cui vengono traditi. Sono arrestati a Luino il 10 dicembre 1943 e carcerati a San Vittore. Da qui con il “Trasporto 24” dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano il 30 gennaio 1944 vengono deportati: destinazione Auschwitz.