Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Raffaello Giolli

Raffaello Giolli


Nato il 04/04/1889 a Alessandria
Arrestato a Milano il 14/09/1944
Morto a Gusen il 05/01/1945

Motivo dell'arresto: persecuzione politica


Anno di posa della pietra: 2019
Detenzione: S. Vittore
Deportazione: Bolzano, Mauthausen, Gusen
Trasporto: 104 (partito da Bolzano il 20/11/1944, arrivato a Mauthausen il 21/11/1944)

Pietra in Via Giuriati, 16
Richiesta da

Raffaello Giolli nasce ad Alessandria il 4 aprile 1889. Di formazione cattolica, frequenta il ginnasio a Milano e il liceo a Novara. Appassionato sin da ragazzo di storia dell’arte, si iscrive all’Università di Pisa, conseguendo poi la laurea a Bologna. Fervente interventista, non riesce a partire per il fronte nonostante numerosi tentativi. La sua vita è dedicata all’arte ed alla storia dell’arte e sin dal 1908 collabora a numerose riviste ed iniziative relative all’arte. Nel 1920 sposa Rosa Menni, da cui ha tre figli: Paolo, Federico e Ferdinando. Dal 1925 insegna per quindici anni, sempre a Milano, all’Accademia libera di cultura e arte diretta da Vincenzo Cento, iniziativa derivata dal Circolo d’alta cultura.

Nello stesso tempo insegna storia dell’arte nei licei statali milanesi Berchet, Parini, Beccaria, fin quando non ne viene allontanato perché rifiuta il giuramento fascista. Nel luglio del 1940 viene arrestato dall’OVRA e internato con il figlio Paolo a Istonio Marittimo in Abruzzo. Rientrato a Milano, collabora con varie riviste e, con il nome di “Giusto” collabora a numerosi giornali clandestini. Nel settembre 1944 è arrestato, con la moglie e il figlio Federico, dalla legione Muti, torturato e trasferito nei primi giorni di ottobre nel carcere milanese di S. Vittore. Deportato a Mauthausen muore al campo Gusen 2 nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1945