Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Guglielmo Barbò

Guglielmo Barbò


Nato il 11/08/1888 a Milano il 31/07/1944
Morto a Flossenburg il 14/12/1944

Motivo dell'arresto: persecuzione politica


Anno di posa della pietra: 2019
Deportazione: Bolzano, Flossenburg
Trasporto: 81 (partito da Bolzano il 05/09/1944, arrivato a Flossenburg il 07/09/1944)

Pietra in Via Visconti di Modrone, 20
Richiesta da

Guglielmo Barbò di Casalmorano nasce a Milano l’11 agosto 1888 da Gaetano Barbò di Casalmorano eFrancesca Barbiano di Belgiojoso d’Este. Militare di carriera: a 17 anni allievo alla Scuola Militare di Roma, a21 anni Sottotenente di Cavalleria a Pinerolo. Durante la Prima guerra mondiale gli vengono conferite due Medaglie d’Argento al Valor Militare e ottiene la promozione a capitano. Nel 1920 sposa Pia Fracassi Ratti Mentone e dal matrimonio nel 1922 nasce la figlia Francesca. Prosegue la carriera militare: nel 1938 con il grado di Colonnello è al comando del Nizza Cavalleria di stanza a Torino. Nel 1941/42 è in Russia con l’ARMIR, prima al comando del reggimento Savoia Cavalleria, quindi, promosso Generale, al comando del RAC (Raggruppamento truppe a cavallo), dove gli viene conferita una Croce di Ferro di 2° Classe e successivamente la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.

Rientrato in Italia, il 1° aprile 1943 gli viene assegnato il comando della Scuola di Applicazione di Cavalleria di Pinerolo. Il 12 settembre 1943, a seguito di trattativa coi tedeschi, risultata poi falsa, la Scuola passa sotto il comando tedesco ed il Gen. Barbò con tutto il personale militare, viene caricato su un treno per l’internamento in Germania, via Brennero. Nella stessa notte del 12 settembre riesce a fuggire dal treno e si unisce alla Resistenza, dove fa capo all’avvocato liberale Luciamo Elmo. Arrestato il 31 luglio 1944 viene deportato prima a Bolzano e successivamente a Flossenbürg dove muore il 14 dicembre 1944.