Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Marye Kuth Meta

Marye Kuth Meta


Nato il 12/08/1902
Arrestato a Milano il 28/05/1944
Morto a Auschwitz

Motivo dell'arresto: persecuzione razziale


Anno di posa della pietra: 2025
Detenzione: S. Vittore
Deportazione: Fossoli, Auschwitz
Trasporto: 56 (partito da Fossoli il 26/06/1944, arrivato a Auschwitz il 30/06/1944)

Pietra in Via Luisa Sanfelice, 12
Richiesta da

Alfredo Winter, figlio di Emilio e di Meta Marie Kuh era arrivato a Milano con i genitori e la nonna alla fine del 1937. Ebrei tedeschi cercavano in Italia un rifugio precario che ha avuto brevissima durata. Il fratello di Meta, Herman, e sua moglie Augusta Vorgelitz vivevano già a Milano dove dal 1935 avevano un negozio di insaccati in via Pisacane. Probabilmente la speranza era di poter lavorare con loro. Gli ebrei stranieri arrivati in Italia dopo il 1918 secondo le leggi razziali del 1938 avrebbero dovuto lasciare il regno entro sei mesi dall’emanazione delle leggi stesse ma i Winter sono ancora a Milano al momento dell’ingresso dell’Italia in guerra infatti Emilio Winter viene internato come tutti gli ebrei stranieri perché considerato “pericoloso nelle contingenze belliche”. L’unica notizia che abbiamo di questo periodo è una sua richiesta da Urbisaglia di andare a trovare la moglie perché gravemente malata e impossibilitata a spostarsi da Milano.
Meta, la madre ed il figlio vengono arrestati a maggio del 1944 e deportati prima a Fossoli e poi ad Auschwitz con il Trasporto no 56. La macchina persecutoria fascista non si ferma e il 21 giugno l’Egeli emana un decreto di confisca di tutto quanto si trova nell’abitazione della famiglia Winter tra cui, come risulta dall’inventario “un fornello a gas a tre fiamme logoro”.