Giuseppe Levi
Giuseppe Levi
Nato il 25/09/1872 a Ioannina (Grecia)
Arrestato a Moltrasio (CO) il 26/10/1943
Morto a Auschwitz il 23/05/1944
Motivo dell'arresto: persecuzione razziale
Anno di posa della pietra: 2025
Detenzione: S. Vittore
Deportazione: Fossoli, Auschwitz
Trasporto: 46 (partito da Fossoli il 16/05/1944, arrivato a Auschwitz il 23/05/1944)

Pietra in Via Lodovico Ariosto, 3
Richiesta da
Giuseppe Levi apparteneva alla famiglia ebraica più importante di Janina (ora Ioannina), una delle più antiche comunità ebraiche di Grecia. Era una famiglia di banchieri, Giuseppe però non prosegue l'attività di famiglia e diventa commerciante di stoffe. Dopo la morte della prima moglie si sposa con Speranza Johanan, nata a Corfù. Dopo il matrimonio, la famiglia si trasferisce a Corfù, dove nasce la prima figlia Anna (23/2/1903), quindi a Volos, dove nasce Samuele detto Sam (25/2/1907) e poi a Milano nel 1907, dove nasce Guglielmo, detto Baby, il 19/12/1910.
Dopo aver vissuto per qualche tempo in piazza S. Carlo, la famiglia Levi si trasferisce in via Ariosto 3 mentre la sede dell’attività che vede impegnati insieme a Giuseppe anche i due figli, è in piazza del Duomo.
A Milano la situazione diventa sempre più difficile a cuasa dei bombardamenti e la famiglia si trasferisce nella villa di Moltrasio, sul lago di Como, a pochi chilometri dalla Svizzera; con loro ci sono anche Anna con il marito Luigi Del Monte e i figli Ugo e Mirella.
Giuseppe e i due figli maschi hanno passaporto portoghese, e Samuele è Console onorario del Portogallo a Milano. Fuori dalla villa spiccano le insegne del Portogallo; i Levi si illudono quindi che quel luogo sia sicuro, godendo dell’extraterritorialità di uno Stato neutrale.
La sera del 26/10/1943 i nazisti arrestano Giuseppe, Samuele e Guglielmo Levi e Luigi Del Monte mentre Anna con Ugo e Mirella riescono miracolosamente a nascondersi e a salvarsi. Dopo essere stati portati a San Vittore, i tre Levi vengono trasferiti a Fossoli da dove il 16/5/1944 partono per Auschwitz con il Trasporto no 46. Giuseppe muore durante il viaggio.
Dopo aver vissuto per qualche tempo in piazza S. Carlo, la famiglia Levi si trasferisce in via Ariosto 3 mentre la sede dell’attività che vede impegnati insieme a Giuseppe anche i due figli, è in piazza del Duomo.
A Milano la situazione diventa sempre più difficile a cuasa dei bombardamenti e la famiglia si trasferisce nella villa di Moltrasio, sul lago di Como, a pochi chilometri dalla Svizzera; con loro ci sono anche Anna con il marito Luigi Del Monte e i figli Ugo e Mirella.
Giuseppe e i due figli maschi hanno passaporto portoghese, e Samuele è Console onorario del Portogallo a Milano. Fuori dalla villa spiccano le insegne del Portogallo; i Levi si illudono quindi che quel luogo sia sicuro, godendo dell’extraterritorialità di uno Stato neutrale.
La sera del 26/10/1943 i nazisti arrestano Giuseppe, Samuele e Guglielmo Levi e Luigi Del Monte mentre Anna con Ugo e Mirella riescono miracolosamente a nascondersi e a salvarsi. Dopo essere stati portati a San Vittore, i tre Levi vengono trasferiti a Fossoli da dove il 16/5/1944 partono per Auschwitz con il Trasporto no 46. Giuseppe muore durante il viaggio.