Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Elio Agresti

Elio Agresti


Nato il 16/11/1910 a Montalcino (SI)
Arrestato a Milano il 14/03/1944
Morto a Ebensee il 04/04/1945

Motivo dell'arresto: persecuzione politica


Anno di posa della pietra: 2024
Detenzione: S. Vittore, Bergamo
Deportazione: Mauthausen, Gusen, Ebensee
Trasporto: 34 (partito da Bergamo il 16/03/1944, arrivato a Mauthausen il 20/03/1944)

Pietra in via Amilcare Bonomi, 2
Richiesta da

Elio Agresti, figlio di Alceo, nasce a Montalcino (Siena) il 16 novembre 1910.
Trasferitosi a Milano in via Bonomi lavora come meccanico aggiustatore alla Breda ed è sposato con Teresa Lanzoni, con la quale ha un figlio.
Svolge attivamente propaganda antifascista nel quartiere di Dergano e fa parte della cellula clandestina della locale sezione del PCI.  Partecipa agli scioperi dei primi di marzo e in seguito a quello sciopero e alle retate che lo seguirono Elio viene arrestato il 14 marzo del 1944.

Da San Vittore viene trasferito al carcere di Bergamo e, con il trasporto n.34, il 16 marzo è deportato a Mauthausen. Viene registrato il 20 marzo con il numero di matricola 58657, categoria ‘Schutz’. Trasferito il 24 marzo a Gusen e da qui, in aprile,  nel campo di lavoro coatto di Schwechat Wien, Agresti torna a Mauthausen in giugno. Viene nuovamente trasferito, questa volta ad Ebensee, dove muore il 4 aprile del 1945. Elio Agresti è stato decorato con il diploma Alexander, il principale e più diffuso riconoscimento ufficiale cartaceo conferito durante il corso della seconda guerra mondiale dalle forze alleate ai patrioti italiani che si erano distinti per la diretta collaborazione con le stesse forze alleate.