Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Jenide Russo

Jenide Russo


Nato il 23/06/1917 a Milano
Arrestato a Milano il 18/02/1944
Morto a Bergen-Belsen il 26/04/1945

Motivo dell'arresto: persecuzione politica


Anno di posa della pietra: 2019
Detenzione: Monza, S. Vittore
Deportazione: Fossoli, Verona, Ravensbruck, Bergen-Belsen
Trasporto: 70 (partito da Verona il 02/08/1944, arrivato a Ravensbruck il 05/08/1944)

Pietra in Via Paisiello, 7
Richiesta da

Jenide Russo nasce a Milano il 23 giugno 1917. Vive a Milano con la madre e due sorelle. Operaia. È una giovane donna che si avvicina alla Resistenza quando conosce Renato, partigiano nella Brigata Garibaldi operante in Valdossola. Nell’ottobre 1943 è staffetta partigiana ed è incaricata del trasporto di armi, munizioni e materiale pericoloso. È arrestata in Via Aselli a Milano con una borsa contenente nitroglicerina. Nel carcere di Monza è torturata perché faccia i nomi dei suoi compagni.

Da un suo biglietto: “Venivo disturbata tutti i giorni perché volevano che io parlassi. Ma io ero più dura di loro e non parlavo. Dì pure che ho mantenuto la parola di non parlare: credo che ora saranno tutti contenti di me”. Da Monza a San Vittore e, a fine aprile 1944, a Fossoli. Il 2 agosto è deportata a Ravensbrück dove si ammala di tifo. Trasferita a Bergen-Belsen muore il 26 aprile 1945 poco dopo la liberazione del campo.