Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Ottaviano Pieraccini

Ottaviano Pieraccini


Nato il 15/05/1898 a Macerata
Arrestato a Milano il 10/03/1944
Morto a Mauthausen il 30/03/1945

Motivo dell'arresto: persecuzione politica


Anno di posa della pietra: 2021
Detenzione: S. Vittore
Deportazione: Fossoli, Bolzano, Mauthausen, Gusen
Trasporto: 73 (partito da Bolzano il 05/08/1944, arrivato a Mauthausen il 07/08/1944)

Pietra in Via degli Olivetani 4
Richiesta da

Ottaviano Pieraccini nasce a Macerata da Arnaldo e Pasqualina Poloni, terzo di cinque figli. Ottenuta la laurea in giurisprudenza si trasferisce a Milano per esercitare la professione di avvocato. Sposa Olga Mazzucchelli ed hanno una figlia. L’intransigenza morale assorbita dalla famiglia paterna (sia il padre Arnaldo che lo zio Gaetano risultano schedati al Casellario Politico Centrale come socialisti) ne fece un naturale avversario della dittatura. Nel 1942, è tra i promotori con Roberto Veratti, Lucio Luzzatto, Corrado Bonfantini e Lelio Basso, del Movimento di Unità Proletaria.

Dopo la morte di Verratti nel dicembre 1943, è Pieraccini ad ereditarne la responsabilità. Dopo il grande sciopero generale del 1﹉ marzo 1944, in seguito ad una delazione, tutto il gruppo dirigente socialista milanese viene arrestato: Pieraccini il 10 marzo è carcerato a San Vittore, matr. 1625. Il 27 aprile 1944 è deportato a Fossoli, da qui a Bolzano ed a Mauthausen, matr. 82493, dove giunge il 7 agosto 1944 con il ”Trasporto 73”. Trasferito a Gusen il 13 agosto 1944, rientra a Mauthausen, malato, il 13 marzo 1945, e vi muore il 30 marzo 1945.