Singolo deportato - Pietre d'inciampo Milano

Fausto Levi

Fausto Levi


Nato il 05/06/1892 a Venezia il 30/10/1943
Morto a Auschwitz

Motivo dell'arresto: persecuzione razziale


Anno di posa della pietra: 2019
Deportazione: Auschwitz
Trasporto: 12 (partito da Milano il 06/12/1943, arrivato a Auschwitz il 11/12/1943)

Pietra in Via Sant’Andrea, 14
Richiesta da

Fausto Levi nasce a Venezia il 5 giugno 1892 da Giacobbe Giacomo Levi ed Anna Cesana, primogenito di tre fratelli. Fratello di Italo Levi e Davide Mario Levi: quest’ultimo partecipa alla Grande Guerra ottenendo una Medaglia d’argento, una Medaglia di bonzo e due encomi solenni. Dopo la guerra, rimasto orfano di padre, aiuta la madre nell’attività di robivecchi fino a quando si trasferisce a Milano andando ad abitare in Via Bigli 26. A Milano svolge l’attività di antiquario con negozio in Via Sant’Andrea 14: sino agli anni ’50/’60 tutta la zona Sant’Andrea/Spiga è prevalentemente di negozi di antiquariato.

Dopo l’8 settembre 1943, inizia anche a Milano la caccia agli ebrei sotto la pressione degli occupanti tedeschi. A seguito di una delazione, Fausto Levi è arrestato in Via Bigli, poco distante dal suo negozio: vien fatto cadere a terra buttandogli una bicicletta tra le gambe. Dopo alcuni giorni terribili a Villa Triste (probabilmente perché il fratello Davide Mario era attivo nelle Brigate Matteotti), è incarcerato a San Vittore e il 6 dicembre 1943 deportato ad Auschwitz. Di quei giorni restano pochi messaggi inviati all’amata compagna Gina Luigia Polli Camponovo. Di lui non si seppe più nulla: presumibilmente non superò la selezione all’arrivo e venne destinato immediatamente alle camere a gas.