Pietre d’inciampo: un monumento diffuso
Oltre a questo ogni singola pietra è anche un “Kombination Denkmal”, piccolo monumento commemorativo in cui si intrecciano la memoria individuale della famiglia o dell’associazione che ha chiesto la posa e la partecipazione della municipalità a cui in ultima istanza spetta l’autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico e la gestione pratica della posa[2].
Il Nuovo ordine europeo voluto dai nazisti riguardava tutto il continente, il progetto di sterminio degli ebrei e di persecuzione dei nemici politici, anche.
Ogni paese ha avuto un ruolo e una storia diversi nel corso della seconda guerra mondiale e un suo percorso di confronto con il passato e di costruzione identitaria dopo il 1945. Questo emerge anche dai diversi percorsi nazionali di adesioni al progetto di Demnig che ha ed ha avuto declinazioni molto diverse che non è possibile ripercorrere qui ma che rimandano al profondo rapporto delle pietre d’inciampo con il luogo in cui sono e ai contesti nazionali in cui si collocano[3].
Le pietre d’inciampo sono diventate dunque molto più della somma dei singoli sampietrini, sono anche una cartina di tornasole di come la società si confronta con il ricordo della deportazione.
In Italia le prime pietre sono state messe a Roma nel 2010[4] poi Prato[5], Venezia[6] e Torino[7] e tante altre. Non c’è ad oggi una mappatura completa ed aggiornata[8], ce ne sono ad oggi certamente più di 4000. Nelle città più grandi esistono Comitati che si occupano di gestire le richieste e le pose, realtà molto diverse fra loro legate ad istituzioni di varia natura: dal Museo diffuso della Resistenza a Torino agli Istituti della Resistenza a Bergamo e Reggio Emilia, alla città metropolitana a Monza e Brianza. Molte vicende individuali travalicano il luogo in cui la pietra si trova: legami familiari, contatti politici, migrazioni interne e anche per questo dal 2024 i comitati italiani stanno lavorando per cercare di condividere idee e buone pratiche nella prospettiva di una maggiore interazione e di creazione di un sito che tenga insieme tutte le realtà italiane.
[1] https://www.stolpersteine.eu/das-kunstdenkmal/stolpersteine
[2] B.Niven, Im Wandel der Zeiten. Die Bedeutung del Stolpersteine heute, in S. Kavčič e altri, Steine des Anstosses. Die Stolperstiene zwischen Akzptanz, Transformation und Adaption, Metropol, Berlino, 2021
[3] S. Kavčič e altri, Steine des Anstosses, cit
[4] http://www.arteinmemoria.it/memoriedinciampo/progetto.htm
[5] http://www.museodelladeportazione.it/le-pietre-dinciampo
[6] https://www.pietredinciampovenezia.it/
[7] https://pietre.museodiffusotorino.it/
[8]https://www.repubblica.it/cronaca/2023/01/27/news/pietre_inciampo_italia_mappa_giornata_della_memoria-385218666/ aggiornato al 2023