Diario degli scioperi del marzo 1944 - Pietre d'inciampo Milano

Diario degli scioperi del marzo 1944

Nel 1944, gli scioperi di Milano rappresentarono un momento cruciale della Resistenza contro il nazifascismo. In un clima di oppressione e miseria, migliaia di operai delle principali fabbriche milanesi – tra cui Alfa Romeo, Pirelli, Breda e Magneti Marelli – incrociarono le braccia per protestare contro le deportazioni forzate in Germania, le pessime condizioni lavorative e la mancanza di viveri.

Coordinati dai comitati di fabbrica e sostenuti dai partiti antifascisti, gli scioperi di marzo coinvolsero circa 300.000 lavoratori, paralizzando l’industria bellica essenziale per l’occupazione nazista. La reazione nazifascista fu feroce: centinaia di manifestanti furono arrestati e deportati nei campi di concentramento, molti non fecero mai ritorno.

Tuttavia, questi eventi segnarono una svolta decisiva nella lotta antifascista, consolidando l’alleanza tra il movimento operaio e i partigiani. Gli scioperi di Milano del 1944 divennero un simbolo di resistenza civile e opposizione al regime, dimostrando il coraggio e la determinazione della classe operaia nel lottare per la libertà e la giustizia.